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Tutto quello che devi sapere sulla bioplastica

da wedo_act

24/11/2020

box of collected plastic to be recycled

Lo sapevi che dal 2000 è stata prodotta più plastica rispetto a tutti gli anni precedenti messi insieme1? E che si stima che più di un terzo di questa plastica finirà per inquinare il nostro pianeta?
Una delle soluzioni proposte per uscire da questa crisi è reinventare la plastica e creare delle alternative biodegradabili. Queste, chiamate genericamente bioplastiche, stanno diventando sempre più popolari e sono molti i ricercatori intenti a creare il tipo di materiale più adatto alla salvaguardia del nostro pianeta.

Che cos' è la bioplastica?

In poche parole, la bioplastica è un tipo di plastica realizzata con materiale rinnovabile di origine vegetale o derivante da un'altra fonte biologica non basata sul petrolio. Bioplastica è considerata anche la plastica biodegradabile, ovvero che può essere scomposta da acqua, anidride carbonica o microrganismi quando viene compostata, con un processo che avviene in poche settimane piuttosto che mesi.    
Viene utilizzata in una vasta gamma di articoli, dai prodotti monouso come imballaggi, sacchetti, bottiglie, cannucce, contenitori e posate, agli articoli riutilizzabili, come cover del telefono, protesi mediche, isolamento dell'auto e tubazioni in plastica.

Tipologie di bioplastica

close up of plastic recycling point and a bottle being thrown in

In base alla loro composizione, esistono due tipi principali di bioplastica.  
La prima è realizzata a partire dagli zuccheri estratti dal mais, dalla manioca o dalla canna da zucchero, che vengono poi convertiti in acidi polilattici. Il termine comune per questo tipo di bioplastica è PLA.  
Il secondo tipo di bioplastica, la PHA (poliidrossialcanoati), è realizzato a partire da microrganismi. Questi sono privati dei nutrienti di cui hanno bisogno per restare attivi e ricevono invece alti dosaggi di carbonio. Il microrganismo immagazzina quindi il carbonio in granuli, che saranno poi raccolti dal produttore sotto forma di PHA.
Questi sono i due metodi più diffusi per produrre bioplastiche, ma non ci sono limiti quando si tratta di innovazione in questo settore. Molti ricercatori e molte aziende stanno cercando di sviluppare il miglior tipo di bioplastica e di ridurre gli sprechi, utilizzando per esempio le squame e la pelle di pesce o i rifiuti organici.

La bioplastica è ecologica?

Sulla carta questa soluzione sembra ottima, ma in realtà le bioplastiche sono ben lontane dal diventare una soluzione adottata a livello mondiale.  
Al momento, per compostare queste bioplastiche, è necessario riscaldarle a temperature molto elevate e le tempistiche sono spesso più lunghe di quelle utilizzate dai moderni impianti di riciclaggio. Purtroppo non tutti i paesi dispongono di strutture locali dotate della tecnologia necessaria per riciclare secondo questa procedura. In questi casi, la bioplastica finisce nelle discariche, dove, a causa della mancanza di ossigeno, può rilasciare metano, un gas serra più potente dell'anidride carbonica. Può succedere anche che contamini lotti di plastica riciclata pulita, che vengono così scartati e rinviati alla discarica. Per questo motivo le bioplastiche devono essere riciclate separatamente.  
Se la bioplastica finisce nei nostri mari e oceani si comporta come la normale plastica: si rompe in pezzi microscopici e mette in pericolo le creature marine.  
Un'altra problematica riscontrata è che, per coltivare i materiali necessari alla produzione di bioplastiche, si dovrebbero sottrarre terreni destinati alla produzione alimentare.  
Anche se l'uso delle bioplastiche presenta ancora molteplici svantaggi, la domanda dei consumatori per alternative sostenibili cresce sempre più, spingendo l'innovazione tecnica e la ricerca verso questa e altre soluzioni.

Quali altre alternative ci sono?

Le bioplastiche sono solo un pezzo del puzzle dei rifiuti di plastica. Per ridurre la quantità di plastica attualmente prodotta a livello globale, il problema deve essere affrontato da diverse prospettive. Una relazione del WWF1 delinea 5 misure che possono essere adottate per risolvere la crisi.  
In primo luogo, la produzione di nuova plastica deve essere limitata o eliminata completamente. In secondo luogo, dobbiamo limitare l'uso di prodotti di plastica monouso: questo modello di consumo va ripensato, in modo che tutto possa essere riutilizzato o riciclato. Una gestione efficace dei rifiuti in plastica è altrettanto fondamentale perché, se non smaltiti correttamente, finiscono per inquinare la vita sulla terraferma e negli oceani. Un passo altrettanto importante è riciclare maggiori quantità di plastica piuttosto che incenerirle, oltre a produrre plastica di una migliore qualità per i mercati secondari consolidati.

corn field at sunset

L'approccio di weDo

Noi di weDo seguiamo i principi dell'economia circolare: realizziamo i nostri imballaggi in materiale riciclato (quando si può e quando è sicuro), progettato per essere riciclato nuovamente dopo l'uso. Infatti, la plastica che usiamo per i nostri prodotti in flacone proviene da bottiglie utilizzate per bevande, come latte o succo di frutta.  

Abbiamo inoltre collaborato con Plastic Bank, un'organizzazioneche combatte contro la presenza di plastica nell'oceano, consentendo alle comunità svantaggiate di trasformare l'inquinamento in ricchezza. Per questo, per ogni prodotto weDo venduto, gli abitanti locali toglieranno dall'ambiente 8 bottiglie di plastica, ricevendo come compenso assistenza sanitaria, assicurazione, rette scolastiche o denaro contante.
 

Sebbene vi siano ancora delle problematiche da affrontare, le bioplastiche, insieme al riciclaggio, rappresentano un passo nella direzione giusta verso un futuro più ecologico. L'innovazione tecnologica applicata alla riduzione dell'inquinamento da plastica è in costante crescita, così come il numero di aziende di ricerca e progettazione che si occupano di materiali alternativi. Facciamo tutti la nostra parte per porre fine ai rifiuti in plastica, quindi riduci, riutilizza, ricicla.

Plastic Bank volunteers collecting plastic bottles in a huge bag
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